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SAN MICHELE DEL CARSO

INFORMAZIONI TURISTICHE

Dopo quasi un secolo dal suo inizio, la Prima Guerra Mondiale occupa ancora uno spazio molto importante nella memoria collettiva dei friulani. Uno dei motivi è la presenza, sui territori dove è stata combattuta, di innumerevoli tracce e monumenti.

Teatro di aspri combattimenti per due lunghi anni, San Michele del Carso è tristemente famoso per la morte di migliaia di italiani, attaccati di sorpresa con gas asfissianti. Oggi, il Museo all'aperto del Monte San Michele, nel cuore del Carso isontino, propone un suggestivo itinerario tra storia e natura per scoprire le strutture ed i monumenti costruiti tra le quattro cime di questo rilievo carsico durante la Grande Guerra.

Partendo dal piazzale antistante il piccolo Museo della Grande Guerra si segue il sentiero che porta alla vicina caverna austriaca del Generale Lukachich. Poco distante, sulla sinistra, si trovano i due imbocchi della Galleria Cannoniera della Terza Armata, un'ampia struttura sotterranea utilizzata dall'esercito italiano.

Costeggiando la Cima 3 si ammira una parte della Cannoniera e, giunti nei pressi della Cima 2, si trova l'entrata allo Schönburgtunnel.

Dichiarata Zona Sacra nel 1922, il Monte San Michele offre anche la possibilità di percorrere l'affascinante Percorso dei cippi che si snoda lungo il crinale fin quasi a congiungersi con il cimitero di San Martino del Carso e la trincea italiana colpita, il 29 giugno 1916, dal primo attacco chimico su questo fronte.

Se avete tempo, potete proseguire il vostro tour storico raggiungendo il Parco Letterario Ungaretti, dedicato al grande poeta che ha combattuto in questi luoghi.